IL PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Vista la legge  23 agosto 1988, n. 400,  che disciplina l'attivita'
di  Governo  e  l'ordinamento  della  Presidenza  del  Consiglio  dei
Ministri;
  Vista la  legge 17  maggio 1985,  n. 210,  che ha  istituito l'Ente
Ferrovie dello Stato;
  Visto il decreto-legge 11 luglio  1992, n. 333, convertito in legge
8 agosto 1992, n. 359;
  Visto l'art.  2, commi  11, 13,  14 e 15,  della legge  23 dicembre
1996, n. 662;
  Visto il decreto legislativo 19  novembre 1997, n. 422, riguardante
il  conferimento alle  regioni  ed  agli enti  locali  di funzioni  e
compiti in materia di trasporto pubblico locale;
  Visto l'art. 55 della legge 27 dicembre 1997, n. 449;
  Vista   la  delibera   del   Comitato   interministeriale  per   la
programmazione  economica  del 12  agosto  1992  che ha  disposto  la
trasformazione in societa' per azioni dell'Ente Ferrovie dello Stato;
  Visto il  regolamento CEE n.  1191 del  26 giugno 1969,  cosi' come
modificato dal regolamento CEE n. 1893 del 20 giugno 1991;
  Visto il  regolamento CEE n.  1107 del  4 giugno 1970  e successive
modificazioni ed integrazioni;
  Visto il regolamento 8 luglio  1998, n. 277, per l'attuazione della
direttiva UE 91/440;
  Vista la direttiva CEE n. 440 del 29 luglio 1991;
  Visto il quinto  programma europeo per lo  sviluppo sostenibile con
particolare riferimento  all'integrazione delle  politiche ambientali
nel settore dei trasporti;
  Visto l'atto  di concessione del  Ministro dei trasporti di  cui al
decreto ministeriale 225/T del 26 novembre 1993;
  Vista la  direttiva del  Presidente del  Consiglio dei  Ministri in
data  30 gennaio  1997 concernente  "linee guida  per il  risanamento
dell'Azienda FS";
  Vista  l'intesa 2  dicembre 1997  tra Governo,  FS S.p.a.  e OO.SS.
FILT-CGIL,  FIT-CISL, UILTRASPORTI,  FISAFS-CISAL, COMU,  SMA e  UGL,
relativa, fra l'altro, ai problemi di riorganizzazione dell'Azienda;
  Viste le  linee di indirizzo  sulla sicurezza emanate  dal Ministro
dei trasporti e della navigazione pro tempore in data 3 giugno 1998;
  Visto  il   documento  di  programmazione   economico-  finanziaria
1999-2000;
  Visti gli impegni sottoscritti in  data 17 luglio 1998 dal Ministro
del  tesoro, bilancio  e programmazione  economica, dal  Ministro dei
trasporti  e  della navigazione,  dal  Ministro  del lavoro  e  della
previdenza sociale, dalle  FS S.p.a. e dalle  OO.SS. sopra menzionate
circa   le  procedure   per   il   processo  di   divisionalizzazione
dell'Azienda FS;
  Visti il Patto sociale per lo sviluppo e l'occupazione sottoscritto
in  data  22  dicembre  1998  nonche' il  Patto  sulle  politiche  di
concertazione e sulle  nuove regole delle relazioni  sindacali per la
trasformazione  e l'integrazione  europea del  sistema dei  trasporti
sottoscritto in data 23 dicembre 1998;
  Ritenuto che, in  base ai principi dei due  patti sopra richiamati,
tutti  gli  aspetti  della  presente direttiva  che  dovranno  essere
implementati,  saranno  affrontati  attraverso il  confronto  tra  le
parti,  con  la  partecipazione  del  Governo per  la  parte  di  sua
competenza;
  Ritenuto che lo sviluppo del sistema ferroviario, l'integrazione ed
il riequilibrio modale, per l'impatto che suscitano sulle prospettive
di   crescita  dell'economia   italiana,   sul   grado  di   coesione
territoriale  e  di  integrazione  fra  settori  produttivi  e  sulla
qualita' della  vita, costituiscono obiettivi  prioritari dell'azione
di Governo nel settore dei trasporti;
  Ritenuto   che   la   progressiva  liberalizzazione   del   mercato
ferroviario  europeo  porra'  il   sistema  ferroviario  italiano  in
competizione con  i vettori comunitari  e che di  conseguenza risulta
necessario  accelerare il  processo  di  risanamento dell'Azienda  FS
verso  livelli  di  efficienza  coerenti con  i  vincoli  di  finanza
pubblica e, inoltre, che  l'apertura del mercato ferroviario richiede
di approntare strumenti che assicurino trasparenza di comportamenti e
non discriminazione fra gli operatori in concorrenza;
  Ritenuto indispensabile  garantire il miglioramento dei  livelli di
sicurezza dell'esercizio ferroviario;
  Ritenuto  necessario  accelerare   il  processo  di  trasformazione
societaria  per  il  raggiungimento  degli  obiettivi  fissati  dalla
normativa europea e dalla riforma del trasporto pubblico locale;
  Sulla proposta del Ministro dei trasporti e navigazione;
                              E m a n a
                       la seguente direttiva:
                               Art. 1.
                           Piano d'impresa
  La  Societa'  presentera' entro  due  mesi  dalla emanazione  della
presente direttiva  un piano  d'impresa relativo agli  anni 1999-2003
contenente  i  provvedimenti  necessari  al fine  di  raggiungere  il
rilancio del servizio ferroviario ed il risanamento tecnicoeconomico,
tenendo conto dei seguenti obiettivi generali:
  1) aumento dei volumi di traffico passeggeri e merci, incrementando
in particolare la quota di mercato delle merci trasportate;
  2)  raggiungimento dell'equilibrio  di bilancio  nei settori  della
media e lunga  percorrenza, delle merci e del  trasporto di interesse
metropolitano e regionale;
  3)  perseguimento  del riequilibrio  modale  e  territoriale in  un
quadro di sviluppo sostenibile;
   4) sicurezza e qualita' dei servizi;
   5) valorizzazione delle risorse umane.
  Il piano  d'impresa conterra', con  precisazione dei tempi  e delle
modalita' attuative:
  a) le azioni tese al riordino organizzativo e societario;
  b) il piano degli investimenti necessari a realizzare gli obiettivi
di sviluppo, tenendo conto degli aspetti ambientali;
  e) il piano degli interventi necessari a garantire livelli ottimali
di sicurezza;
    d) le azioni tese al risanamento economico;
  e) le azioni tese al potenziamento dei servizi di trasporto;
  f) le  azioni per aumentare  la qualita' dei servizi  viaggiatori e
merci;
  g)  il  piano  per  il  rinnovo e  la  manutenzione  del  materiale
rotabile;
  h)  il piano  di  investimenti tecnologici  per la  modernizzazione
dell'Azienda;
  i) le azioni per il completamento del processo di dismissione delle
attivita' non strategiche;
    l) le azioni per la valorizzazione delle risorse umane;
  m) l'adozione  di un sistema  tariffario coerente con  la normativa
comunitaria.